venerdì 8 novembre 2013

No fly zone per aeromodellini: stressa il gregge


Troppi voli di aeromodellini, pecore stressate in Versilia

No fly zone per aeromodellini: stressa il gregge a Massarosa.

Roba da non crederci se la notizia non fosse stata battuta pochi minuti fa dall'ANSA.
Ma cosa ancora più assurda è la nota di Coldiretti di Massarosa che ora chiede una 'no fly zone'

Una no fly zone perché a Pioppogatto, a Massarosa, in Versilia le pecore sono stressate e quindi non pascolano più serenamente.

Lo stress è causato dall'attività "incessante" del vicino aeroporto con centinaia di voli al giorno. Legittima protesta, se solo fosse vera.

In verità lo stress da aeroplano esiste e come, ma non si tratta di Boing 747 o dei più tranquilli Beechcraft 1900, ma di aeromodellini radiocomandati nella zona, dove si trova un campo volo per deltaplani e parapendii.

«Sono decine i modelli che “affollano” ogni giorno lo spazio aereo impegnati in rumorose acrobazie e voli radenti che hanno costretto i pastori a cambiare le abitudini dei greggi in quei prati che da sempre li ospitano», denuncia Coldiretti  che per capire come risolvere questa convivenza purtroppo incompatibile tra pastori e appassionati di modellismo ha già partecipato ad un paio di incontri ed alla fine è arrivata alla decisione di chiedere la fantomatica “no fly zone”.

«Sono decine i modelli che “affollano” ogni giorno lo spazio aereo impegnati in rumorose acrobazie e voli radenti che hanno costretto i pastori a cambiare le abitudini dei greggi in quei prati che da sempre li ospitano», denuncia Coldiretti  che per capire come risolvere questa convivenza purtroppo incompatibile tra pastori e appassionati di modellismo ha già partecipato ad un paio di incontri ed alla fine è arrivata alla decisione di chiedere una “no fly zone”. «Sono decine i modelli che “affollano” ogni giorno lo spazio aereo impegnati in rumorose acrobazie e voli radenti che hanno costretto i pastori a cambiare le abitudini dei greggi in quei prati che da sempre li ospitano», denuncia Coldiretti  che per capire come risolvere questa convivenza purtroppo incompatibile tra pastori e appassionati di modellismo ha già partecipato ad un paio di incontri ed alla fine è arrivata alla decisione di chiedere una “no fly zone”.

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