Poi ripenso all’immagine di Nicole Minetti in costume rosa fosforescente che legge concentratissima Cinquanta sfumature di grigio sulle spiagge di Malibù e la cosa, nella mia mente, mi diventa sempre più chiara.
Ma andiamo con ordine: il tutto è partito da un albergo nel Lake Distric, dove i vecchi proprietari erano metodisti. Il nuovo proprietario, Jonathan Denby ha svoltato, come si dice in gergo, cercando qualcosa di più moderno. «La Bibbia non si addice più alla nostra società attuale, così laica», ha commentato in un’intervista al Daily. In realtà, stando alle parole del manager dell’hotel, la logica del gesto è inoppugnabile: «Cinquanta sfumature di grigio è il caso letterario dell’estate, ma so che alcune persone si vergognano a comprarlo. Ho pensato che sarebbe stato una gradita sorpresa per i nostri ospiti, inclusi gli uomini, trovarlo sul comodino».
La catena è appena incominciata; giri l'angolo e scopri che la compagnia aerea Virgin ha incluso nella sua gamma di intrattenimento di volo l’audiobook di Cinquanta sfumature di Grigio, proprio affinché «le nostre passeggere possano avere l’opportunità di assaporare il libro privatamente, lontano da occhi inquisitori», stando a quanto ha comunicato l’addetta stampa della compagnia, Sarah McIntyre.
Infine, almeno per ora, nella lista dei novelli marketing man/woman possiamo annoverare la presenza del caso letterario di questa estate anche in molti alberghi Americani che, al posto di quello inglese, hanno pensato di offrire, tra le tante opportunità, anche pacchetti vacanze “Fifty shades of gray” affinché gli ospiti possano dare libero sfogo alle loro fantasie più selvagge ispirate dal best-seller più hot del momento.
E pensare che gli amici del marchese De Sade facevano tutto questo, e molto di più, senza questo scalpore mediatico.
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