La notizia viene divulgata da ANSA, proprio quando l'America rende il giusto tributo ad una delle giornaliste più importanti del XX secolo.
Ebbene sì, Oriana Fallaci, anzi la firma in calce al suo testamento è autentica secondo una perizia ordinata dal gip di Firenze a tre esperti nell'incidente probatorio sull'eredita' della scrittrice.
Gli esperti sono due grafologi ed un medico che hanno coinvolto anche un oncologo, un radiologo e un oftalmologo.
I periti avrebbero concluso che la malattia da cui era affetta Oriana Fallaci, quando firmò non interferiva coi movimenti e non aveva causato conseguenze neurologiche che le impedissero di scrivere.
La giornalista e scrittrice toscana, scomparsa il 15 settembre 2006 a Firenze ma per anni residente a New York e 'americana' di adozione amata e odiata allo stesso modo, fa parlare ancora di sè.
Se da una parte il testamento risulta autentico, dall'altra ci si chiede come mai all'estero sia materia di studio, mentre in Italia viene ricordata solo nei momenti più personali della sua vita, o per dirla senza mezzi termini, quando in ballo ci sono soldi.
E così molte università e college americani si organizzano incontri per ricordare l'opera della Fallaci, soprattutto per studenti appartenenti alla comunita' italoamericana.
Un importante workshop dal titolo "Oriana Fallaci and the art of the interview" è stato presentato il 13 marzo presso la scuola "Italiano Italia" di Manhattan e al Westchester community college.
Workshop che Mary Giuffrè, giornalista conosciuta anche per i suo servizi televisivi, come inviata Mediaset per il Tg5 e per il quotidiano Libero, riproporrà a settembre e ottobre presso il dipartimento di lingue moderne del Westchester Community College e al Baruch College di New York.
Ebbene sì, Oriana Fallaci, anzi la firma in calce al suo testamento è autentica secondo una perizia ordinata dal gip di Firenze a tre esperti nell'incidente probatorio sull'eredita' della scrittrice.
Gli esperti sono due grafologi ed un medico che hanno coinvolto anche un oncologo, un radiologo e un oftalmologo.
I periti avrebbero concluso che la malattia da cui era affetta Oriana Fallaci, quando firmò non interferiva coi movimenti e non aveva causato conseguenze neurologiche che le impedissero di scrivere.
La giornalista e scrittrice toscana, scomparsa il 15 settembre 2006 a Firenze ma per anni residente a New York e 'americana' di adozione amata e odiata allo stesso modo, fa parlare ancora di sè.
Se da una parte il testamento risulta autentico, dall'altra ci si chiede come mai all'estero sia materia di studio, mentre in Italia viene ricordata solo nei momenti più personali della sua vita, o per dirla senza mezzi termini, quando in ballo ci sono soldi.
E così molte università e college americani si organizzano incontri per ricordare l'opera della Fallaci, soprattutto per studenti appartenenti alla comunita' italoamericana.
Un importante workshop dal titolo "Oriana Fallaci and the art of the interview" è stato presentato il 13 marzo presso la scuola "Italiano Italia" di Manhattan e al Westchester community college.
Workshop che Mary Giuffrè, giornalista conosciuta anche per i suo servizi televisivi, come inviata Mediaset per il Tg5 e per il quotidiano Libero, riproporrà a settembre e ottobre presso il dipartimento di lingue moderne del Westchester Community College e al Baruch College di New York.
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