Il Nono Rapporto UniCredit sulle piccole imprese in Toscana“La digitalizzazione delle imprese toscane: efficienza, innovazione e conquista di nuovi mercati” parla chiaro:
In un momento economico come quello che stiamo vivendo - dichiara Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager di UniCredit per il Centro Nord – per la piccola e media impresa è
fondamentale investire nella digitalizzazione per poter competere.
Le nuove tecnologie hanno il grande pregio di abbattere le barriere commerciali e di allargare gli orizzonti del business anche a mercati diversamente difficili da raggiungere.
Le imprese toscane hanno intuito questa opportunità ma devono consolidare la propria attenzione sull'innovazione tecnologica per riattivare un circolo virtuoso fatto di nuova imprenditoria, nuove opportunità commerciali e crescita occupazionale".
In Toscana il 37,5% delle piccole imprese che esportano, svolgono la loro attività di vendita all’estero anche tramite il commercio elettronico. Per questo appare determinante incentivare e accrescere la diffusione dell’e-commerce, anche se sussistono alcuni fattori che sembrano ostacolarne la diffusione.
In particolare, per quanto riguarda la Toscana, gli imprenditori intervistati mostrano di percepire come ostacolo principale alla diffusione del commercio elettronico la necessità di un rapporto diretto con la clientela (62,8%) e la scarsa garanzia di sicurezza in rete (48,3%) dove i valori sono superiori alla media italiana.
Nell’indagine 2012 sulla fiducia degli imprenditori toscani sui successivi 12 mesi emerge un quadro complessivamente negativo. Se infatti, a preoccupare maggiormente gli imprenditori locali sono i fattori esogeni, come la situazione economica generale e quella del settore di appartenenza dell’azienda, che rappresentano per gli imprenditori della Regione le maggiori incognite, con valori addirittura inferiori al dato nazionale (rispettivamente 43 per la situazione economica generale e 71 per il settore di appartenenza rispetto ai valori di 45 e di 72 riscontrati in ambito nazionale), non sono migliori invece le aspettative degli imprenditori toscani su tematiche endogene.
L’andamento occupazionale presenta un dato in linea con quello nazionale (valore 98), ma per tempi di incasso e propensione agli investimenti si evidenzia una tendenza marcatamente negativa rispetto alla media nazionale, sintomo di una attesa per il futuro prossimo di un mantenimento o di un sostanziale peggioramento di un trend già negativo
In un momento economico come quello che stiamo vivendo - dichiara Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager di UniCredit per il Centro Nord – per la piccola e media impresa è
fondamentale investire nella digitalizzazione per poter competere.
Le nuove tecnologie hanno il grande pregio di abbattere le barriere commerciali e di allargare gli orizzonti del business anche a mercati diversamente difficili da raggiungere.
Le imprese toscane hanno intuito questa opportunità ma devono consolidare la propria attenzione sull'innovazione tecnologica per riattivare un circolo virtuoso fatto di nuova imprenditoria, nuove opportunità commerciali e crescita occupazionale".
In Toscana il 37,5% delle piccole imprese che esportano, svolgono la loro attività di vendita all’estero anche tramite il commercio elettronico. Per questo appare determinante incentivare e accrescere la diffusione dell’e-commerce, anche se sussistono alcuni fattori che sembrano ostacolarne la diffusione.
In particolare, per quanto riguarda la Toscana, gli imprenditori intervistati mostrano di percepire come ostacolo principale alla diffusione del commercio elettronico la necessità di un rapporto diretto con la clientela (62,8%) e la scarsa garanzia di sicurezza in rete (48,3%) dove i valori sono superiori alla media italiana.
Nell’indagine 2012 sulla fiducia degli imprenditori toscani sui successivi 12 mesi emerge un quadro complessivamente negativo. Se infatti, a preoccupare maggiormente gli imprenditori locali sono i fattori esogeni, come la situazione economica generale e quella del settore di appartenenza dell’azienda, che rappresentano per gli imprenditori della Regione le maggiori incognite, con valori addirittura inferiori al dato nazionale (rispettivamente 43 per la situazione economica generale e 71 per il settore di appartenenza rispetto ai valori di 45 e di 72 riscontrati in ambito nazionale), non sono migliori invece le aspettative degli imprenditori toscani su tematiche endogene.
L’andamento occupazionale presenta un dato in linea con quello nazionale (valore 98), ma per tempi di incasso e propensione agli investimenti si evidenzia una tendenza marcatamente negativa rispetto alla media nazionale, sintomo di una attesa per il futuro prossimo di un mantenimento o di un sostanziale peggioramento di un trend già negativo
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