giovedì 29 novembre 2012

Rayan, il cane che dall'Ucraina è fuggito a Barga




Andrea Cisternino, oltre ad essere un fotografo di moda e costume (oggi rappresentato dalla galleria d’arte Brucie Collections di Kiev, dove vive da circa 2 anni con la moglie Vlada), è un grande amante degli animali che ha deciso di denunciare al mondo il dolore di chi non può parlare attraverso la sua macchina fotografica, un’arma pacifica per mostrare realtà che troppo spesso rimangono nascoste.

Da quando ha scoperto cosa succedeva nelle strade di Kiev, ma anche in altre città Ucraine, ha iniziato a documentare di cosa è capace l’uomo: cani avvelenati, uccisi a fucilate, narcotizzati e gettati vivi in fosse comuni.


Andrea si è chiesto quale colpa potessero avere.
La risposta: sono randagi e nella società “civile” per loro non c’è posto. 

Poi c'è la storia di Rayan, verrebbe quasi da dire Ryanair, vista la tratta "aerea" fatta dal questo povero cane che è  sopravvissuto ai ‘dog hunters’, che in Ucraina da mesi stanno uccidendo migliaia di cani.

 
Rayan è stato crudelmente e assurdamente torturato, e se tornerà a camminare potrà farlo solo con tre zampe: nonostante le cure veterinarie infatti uno dei suoi arti inferiori è definitivamente perso.

Il 19 novembre Rayan infatti è arrivato a Barga dall’Ucraina, accompagnato da Andrea Cisternino, è stato accolto con tanta emozione dalla sua nuova famiglia: Angela, Walter e Lara.

La storia di Rayan è finita bene. Purtroppo però in Ucraina ci sono tanti altri cani da salvare. Andrea Cisternino, grazie ad un terreno che gli è stato donato per la causa, ha lanciato il progetto “Rifugio Italia”, progetto che se verrà realizzato dovrebbe mettere al sicuro i cani randagi ancora salvi dalla spietatezza dei dog hunter.

Per informazioni su “Rifugio Italia” e sui cani in Ucraina: www.iononpossoparlare.com
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