lunedì 8 luglio 2013

I vincitori Premio Combat Prize 2013 #livorno


Il PREMIO COMBAT nasce per avviare un'indagine tra le più interessanti proposte della realtà

Il nome COMBAT prende ispirazione concettuale dai combat film, filmati realizzati da cineoperatori militari americani durante i combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, in cui venivano filmati spesso in prima linea e in diretta gli orrori della guerra per documentare e mostrare alla popolazione americana - non ancora certamente preparata a questa tv verità - ciò che stava succedendo, compresi gli episodi più cruenti.

La finalità del PREMIO COMBAT ha lo stesso obiettivo forse ambizioso ma senz'altro efficace dal punto di vista culturale: scendere in prima linea per cercare i diversi percorsi all'interno del panorama artistico internazionale ed al contempo documentare cosa sta succedendo nei linguaggi contemporanei. 
Il PREMIO COMBAT rappresenta un nuovo modello d'indagine basato su di un fare cultura slegato da ogni discorso prettamente commerciale.

Il PREMIO COMBAT promuove dunque attraverso la ricerca artistica, un confronto-scontro proficuo e non banale, una sorta di combattimento culturale più che mai necessario e vitale nell'attuale incerto periodo storico.
internazionale dell’arte.

Ecco i vincitori Premio Combat Prize 2013:

La giuria ha decretato vincitore per la sezione Fotografia, Manuel COSENTINO per l’opera "Behind a little house", per una riflessione sul tempo che si sviluppa con rigore. Un'opera capace di interagire con il pubblico e di farlo partecipare in modo ludico e creativo senza rimanere chiusa in se stessa e nella propria impronta autoriale. La sua opera si trasforma così in una narrazione aperta. La scelta del soggetto pone l'attenzione visiva su un aspetto intimo della realtà considerato marginale e che pure fa parte del nostro immaginario. Particolari menzioni della giuria per Marco Cadioli e Paula Anta.
Per la sezione Grafica il premio è stato assegnato a Anna GRAMACCIA per l'opera "Private Garden", per la certosina capacità di modellare il supporto come un tessuto l'artista conferisce alla bidimensionalita' della grafica una inattesa matericita' e sensualità. Per tali ragioni, che si collegano coerentemente ad una tradizione che fonde paesaggio e memoria privata, l'autore amplifica le potenzialità psichiche e spaziali del segno. Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Simone Zaccagnini.
La giuria ha decretato vincitore per la nuova sezione Scultura/Installazione, Elisa STRINNA per l'opera "Sinfonie sismiche", per aver saputo coniugare funzione meccanica ed estetica in un oggetto ludico, che pur affrontando un tema drammatico lo sa tradurre senza cinismo in un evento poetico. Un'opera che sfrutta una tecnologia povera ma a suo modo complessa, che richiama memorie (seppur catastrofiche) e che sa aggiornarsi e rinnovarsi ogni volta aggiungendo evento ad evento, rendendo immediatamente comprensibile la sua logica interna e il suo contenuto.
Infine per la sezione Video la giuria ha assegnato il premio a Giusy PIRROTTA con l’opera "Chroma" per la capacità di scandagliare con originalità il pozzo senza fondo della finzione del mondo dell'immagine. L'ambiguita' di una messa in scena bilanciata tra una visione teatrale e cinematografica si fonde a riferimenti pittorici e ad un decisivo equilibrio cromatico.
Per quanto riguarda i premi speciali Under 35 che mettono in palio due borse di studio con residenze di due mesi a Berlino e Belgrado, la giuria ha ritenuto in grado di affrontare con successo tale importanti esperienze formative e culturali, Nicola Ruben Montini, per la residenza nella capitale tedesca e Graziano Folata per la residenza nella capitale serba. La Giuria Popolare ha infine decretato come vincitrice Ekaterina Panikanova, mentre per la giuria online il vincitore è Stefano Amantia.

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