mercoledì 19 settembre 2012

In Toscana aree pubbliche controllate per coltivazione cannabis


La proposta del consigliere regionale della Toscana del Pd Enzo Brogi è sicuramente inedita: coltivare la cannabis in aree pubbliche a scopo terapeutico. Aree controllate, ovviamente, specifica l'esponente Pd. E quasi non ci si crede.


In Italia, la Toscana è stata la prima regione a consentire l'uso medico della cannabis. L'ha seguita la Puglia. E ora tocca al Veneto. Le proprietà terapeutiche della marijuana sono state evidenziate da numerosi studi scientifici. Sarebbe efficace per il trattamento di nausea, vomito, perdita dell'appetito. Combatterebbe l'artrite, la depressione, l anoressia. Attarderebbe il complicarsi dei sistomi della sclerosi multipla. E proprio partendo da queste considerazioni, Enzo Brogi ha dichiarato necessaria la possibilità di fare uso di cannabinoidi anche attraverso la coltivazioni in aree pubbliche.


Il problema lo solleva, in altro senso il settimanale Panorama con il titolo: La marijuana è cancerogena? E se da tempo esiste chi avanza più di qualche perplessità sulle somministrazioni di "erba", ora un articolo pubblicato sul Journal Cancer ha riacceso il dibattito.


Il giornale dell'American Cancer Society, infatti, spiega come un nuovo studio sembri confermare una stretta relazione ("association" si legge, letteralmente nel documento) tra marijuana e l'insorgenza di tumori e in particolare nelle displasie ai testicoli dell'uomo. Si tratta del cancro piu' diffuso negli uomini tra i 15 e i 45 anni d'età.


 

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