sabato 8 giugno 2013

200 esuberi in 2 giorni. Se questo vuol dire che la crisi è passata...


Più che sul finire della crisi, sembra di essere a dir tanto all'inizio.

200 esuberi in due giorni nella sola Toscana sono numeri spaventosi che dovrebbero far riflettere, prima ancora di fare proclami urbi et orbi dove si cerca di calmare gli animi dei lavoratori dicendo che siamo sulla strada del risanamento.

Ormai siamo stanchi dei detti e ridetti, dell'ormai il peggio è passato e via dicendo.

La lista dei lavoratori in mobilità, in cassa integrazione o ancor peggio licenziati e senza prospettive lavorative a lungo termine creano solo eccessiva tensione.

Basta passeggiare sul mare di Livorno in un sabato mattina come quello di oggi per capire (e ci vuole poco) che la realtà è diversa.

Coppie che si lamentano che non hanno più gli straordinari pagati, ma che sono costretti a farli, sotto minaccia di licenziamento, persone che fanno due lavori perché il primo, quello che fanno da una vita, non gli basta più.

Decurtazioni dagli stipendi fino a 4mila euro l'anno perché i "premi produzione" non si pagano più ma bisogna farli.

Allora che si fa? La direzione di Selex ES ha presentato ieri il piano esuberi per smaltire le eccedenze già precedentemente dichiarate, con la sola Toscana che conta 70 lavoratori già usciti con un accordo di mobilità precedentemente firmato. Ulteriori 68 esuberi per i lavoratori di Campi Bisenzio, 54 per quelli di Via Barsanti, oltre a 4 per il dipartimento di Pisa e 14 per lo stabilimento di Siena.

A conti fatti un totale di ulteriori 126 eccedenze, da gestire con Cassa Integrazione a 0 ore.

Per non parlare di cosa succererà alla Gkn che annuncia 28 licenziamenti nello stabilimento di Campi Bisenzio.
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