Si presenta così il vino “Gorgona”: un vino bianco a base di vermentino e ansonica nato
grazie al lavoro dei detenuti del penitenziario nell’ettaro di vigna
che Frescobaldi ha impiantato sull’isola nel 1999.
Gorgona è una goccia nel mare delle carceri che non conoscono vigne ma sovraffollamento e condizioni inumane.
Saranno 2.700 le bottiglie prodotte dai detenutigrazie alla prestigiosa casa vinicola Marchesi dè Frescobaldi che ricorda Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura, è una prova della lungimiranza che si può fare impresa e nel contempo rispondere positivamente a importanti istanze sociali e territoriali, inoltre ciò rappresenta una conferma operativa dell’idea di agricoltura sociale promossa anche dalla Regione Toscana con i suoi interventi previsti dal Piano agricolo regionale, e che si concretizzano nel bando con il quale si finanziano progetti di accoglienza di persone svantaggiate o con disabilità per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali”.
La direttrice dell'istituto Maria Grazia Giampiccoli, ricorda come
l'iniziativa "consentirà ai detenuti l'acquisizione di strumenti per il futuro reinserimento nel mondo del lavoro".
In questi giorni le bottiglie di “Gorgona” arriveranno sulle tavole dei ristoranti e nelle migliori enoteche italiane.
Gorgona è una goccia nel mare delle carceri che non conoscono vigne ma sovraffollamento e condizioni inumane.
Saranno 2.700 le bottiglie prodotte dai detenutigrazie alla prestigiosa casa vinicola Marchesi dè Frescobaldi che ricorda Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura, è una prova della lungimiranza che si può fare impresa e nel contempo rispondere positivamente a importanti istanze sociali e territoriali, inoltre ciò rappresenta una conferma operativa dell’idea di agricoltura sociale promossa anche dalla Regione Toscana con i suoi interventi previsti dal Piano agricolo regionale, e che si concretizzano nel bando con il quale si finanziano progetti di accoglienza di persone svantaggiate o con disabilità per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali”.
La direttrice dell'istituto Maria Grazia Giampiccoli, ricorda come
l'iniziativa "consentirà ai detenuti l'acquisizione di strumenti per il futuro reinserimento nel mondo del lavoro".
In questi giorni le bottiglie di “Gorgona” arriveranno sulle tavole dei ristoranti e nelle migliori enoteche italiane.
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