Venerdi 31 Maggio ore 21,00, presso il Teatro Goldoni a Livorno, andrà in scena L’Ultima Magia,
spettacolo Teatrale e Musicale in due atti di Riccardo Pagni dedicato a Wetryk.
Antonio Pastacaldi, in arte Wetryk (1890-1936), livornese, è considerato uno dei più grandi illusionisti dei primi anni del Novecento, che conobbe successi clamorosi in tutto il mondo, riempiendo i teatri e le cronache dei giornali.
Figlio di un impresario teatrale i suoi esordi non furono dei più felici.
Settimo figlio restò orfano di madre nel 1890. Anche se la vita gli riservò tantissime sorprese, fama e popolarità, morì a soli 46 anni di un male incurabile.
Ma prima che la malattia lo colpisse, dopo i primi anni di gavetta all’estero, lavorò principalmente in Italia con riscontri strepitosi, come si evince da articoli sulle più note testate nazionali.
Assunse coi suoi spettacoli enorme importanza nel panorama teatrale italiano. La sua prima apparizione fu nel 1906 in un programma di varietà a Roma. Poi nel 1910 si recò con Watry in un tour in Brasile. Nel 1914 realizzò un proprio spettacolo e decise di prendere il nome d'arte di Wetryk. Fu così che cominciò un tour di successo nel Sud America e in Spagna, dove si esibì anche davanti al re.
Dal 1916 al 1918 attraversò tutto il Sud America mentre nel 1919 tornò in Portogallo e Spagna.
Poi, nel 1920, il ritorno in Italia, dove si sposò e continuò i suoi spettacoli, nei quali amava miscelare diversi stili di magia (Luigi XV, giapponese, turco, moderno) alternandoli a giochi di manipolazione e di illusioni magiche in generale. Con le sue performance guadagnò una fortuna.
Al culmine della sua carriera, a soli 46 anni, fu colpito da una malattia incurabile che lo portò velocemente alla morte.
Fu anche appassionato studioso ed eccellente giocatore di scacchi, fu lui a prestare le sue mani a Napoleone nel gioco di scacchi del film Waterloo del 1929.
Nota: di Wetryk ne esistono due, anche se l'originale è Antonio Pastacaldi.
Il "nuovo" Wetryk fu invece Melchiorre Zatelli, nato a Trento nel 1906.
Iiniziò la sua carriera artistica con il nome di Armandis, poi, nel 1943 rilevando a Livorno le attrezzature di Pastacaldi, fu giocoforza costretto a cambiare il nome in Wetryk. Zatelli si ritirò dalle scene nel 1955.
spettacolo Teatrale e Musicale in due atti di Riccardo Pagni dedicato a Wetryk.
Antonio Pastacaldi, in arte Wetryk (1890-1936), livornese, è considerato uno dei più grandi illusionisti dei primi anni del Novecento, che conobbe successi clamorosi in tutto il mondo, riempiendo i teatri e le cronache dei giornali.
Figlio di un impresario teatrale i suoi esordi non furono dei più felici.
Settimo figlio restò orfano di madre nel 1890. Anche se la vita gli riservò tantissime sorprese, fama e popolarità, morì a soli 46 anni di un male incurabile.
Ma prima che la malattia lo colpisse, dopo i primi anni di gavetta all’estero, lavorò principalmente in Italia con riscontri strepitosi, come si evince da articoli sulle più note testate nazionali.
Assunse coi suoi spettacoli enorme importanza nel panorama teatrale italiano. La sua prima apparizione fu nel 1906 in un programma di varietà a Roma. Poi nel 1910 si recò con Watry in un tour in Brasile. Nel 1914 realizzò un proprio spettacolo e decise di prendere il nome d'arte di Wetryk. Fu così che cominciò un tour di successo nel Sud America e in Spagna, dove si esibì anche davanti al re.
Dal 1916 al 1918 attraversò tutto il Sud America mentre nel 1919 tornò in Portogallo e Spagna.
Poi, nel 1920, il ritorno in Italia, dove si sposò e continuò i suoi spettacoli, nei quali amava miscelare diversi stili di magia (Luigi XV, giapponese, turco, moderno) alternandoli a giochi di manipolazione e di illusioni magiche in generale. Con le sue performance guadagnò una fortuna.
Al culmine della sua carriera, a soli 46 anni, fu colpito da una malattia incurabile che lo portò velocemente alla morte.
Fu anche appassionato studioso ed eccellente giocatore di scacchi, fu lui a prestare le sue mani a Napoleone nel gioco di scacchi del film Waterloo del 1929.
Nota: di Wetryk ne esistono due, anche se l'originale è Antonio Pastacaldi.
Il "nuovo" Wetryk fu invece Melchiorre Zatelli, nato a Trento nel 1906.
Iiniziò la sua carriera artistica con il nome di Armandis, poi, nel 1943 rilevando a Livorno le attrezzature di Pastacaldi, fu giocoforza costretto a cambiare il nome in Wetryk. Zatelli si ritirò dalle scene nel 1955.
Nessun commento:
Posta un commento