E' l'organo monumentale più importante
di Pisa, assai di più di quello del Duomo, e tra i più
importanti al mondo, visto che può ancora contare su tre canne e
la tastiera originali e risalenti al 1613. L'organo conserva dei primati nazionali, come la canna di piombo di
Giovanni di Pieroni da Barga (unico elemento rimasto dell'artista) e la
tastiera unica.
Parola di Nicola Puccini, l'organaro pisano di fama internazionale che ha appena restaurato, grazie alla donazione di 120 mila euro di un privato che è voluto restare anonimo, l'organo, costruito da Andrea Ravani, della chiesa del Carmine a Pisa, nel convento carmelitano in pieno centro.
Puccini ha curato il restauro strumentale, fatto quasi esclusivamente a mano, mentre Stefania Franceschini, Enrico Rossi ed Elisa Todisco hanno curato la parte relativa alla cassa lignea dello strumento.
Sono state ricostruite sia la parte meccanica che le parti perse durante l'ultimo restauro, datato 1973. Il restauro attuale ha riportato l'organo al suo reale stato, come era nel 1613.
"E' una persona devota alla Madonna del Carmelo - ha spiegato padre Augusto, parroco del Carmine - che ci ha fatto questo grande regalo e ha permesso di restituire alla comunità, non solo dei fedeli, questo importantissimo strumento".
L'organo tornerà a suonare per la prima volta dopo decenni di inattività giovedì prossimo alle 21.30 per un concerto in chiesa del maestro Stefano Innocenti su musiche sacre di Mayone, Scarlatti e Bach.
Parola di Nicola Puccini, l'organaro pisano di fama internazionale che ha appena restaurato, grazie alla donazione di 120 mila euro di un privato che è voluto restare anonimo, l'organo, costruito da Andrea Ravani, della chiesa del Carmine a Pisa, nel convento carmelitano in pieno centro.
Puccini ha curato il restauro strumentale, fatto quasi esclusivamente a mano, mentre Stefania Franceschini, Enrico Rossi ed Elisa Todisco hanno curato la parte relativa alla cassa lignea dello strumento.
Sono state ricostruite sia la parte meccanica che le parti perse durante l'ultimo restauro, datato 1973. Il restauro attuale ha riportato l'organo al suo reale stato, come era nel 1613.
"E' una persona devota alla Madonna del Carmelo - ha spiegato padre Augusto, parroco del Carmine - che ci ha fatto questo grande regalo e ha permesso di restituire alla comunità, non solo dei fedeli, questo importantissimo strumento".
L'organo tornerà a suonare per la prima volta dopo decenni di inattività giovedì prossimo alle 21.30 per un concerto in chiesa del maestro Stefano Innocenti su musiche sacre di Mayone, Scarlatti e Bach.
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