lunedì 6 maggio 2013

« #Pisa è una città morta e deserta, totale porcheria italiana ». Parola di #Freud che amava #Livorno. Ma Pisa gli ha dedicato un parco


"Il nostro cuore volge al  Sud. Lettere di viaggio 1895-1923", dell'editore tedesco Aufbau Verlag,
Pisa, Via Abba: parco intitolato a Sigmund Freud
Freud nel 1897, anno in cui visitò Pisa


pubblicato nel 2003 da Bompiani.

Freud aveva dichiarato che la sua terza passione, dopo la psicoanalisi e l’archeologia, erano i viaggi. Una passione che derivava, come scrisse lui stesso, «dalla strettezza e miseria delle condizioni di vita famigliari durante la giovinezza», nonché dall’insofferenza per Vienna, la sua città.

Girando su e giù per l'Italia ecco che il 4 settembre 1897 scrive all'amata moglie una cartolina da Pisa: «Appena arrivato dopo un viaggio notturno non troppo scomodo, un temporale ardentemente desiderato mi ha sorpreso mentre andavo verso piazza del Duomo (...). Ho visto tutto, sono salito sulla Torre di Pisa, dopo la pioggia un sole eccezionale. Quattro edifici su una piazza. Ho vissuto di quello che mi sono portato, Pisa è una città morta e deserta, piena porcheria italiana. Cordialissimi saluti, Sigm».

Poi, tappa obbligata a Livorno «città bella e ricca con una spiaggia magnifica ... abbiamo mangiato divinamente ... belle donne»

Pisa, Via Abba: parco intitolato a Sigmund Freud
Il Comune di Pisa, nell'ottobre 2011, accogliendo l’invito della Società Psicoanalitica Italiana nel voler ricordare il padre della psicoanalisi nelle città italiane da lui visitate, ha voluto intitolare a Freud un giardino, situato in Via Abba, nel quartiere di Porta a Lucca.



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