martedì 14 maggio 2013

Ritrovate beni artistici per 2,8 milioni di euro. Anche carte manoscritte attribuite a Dante


Difficile lavoro di investigazione quello dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Firenze.

Giorno dopo giorno, anno dopo anno, ritrovano dopo difficili ricerche gran parte del patrimonio culturale italiano che gira sul mercato nero. Opera spesso inestimabili che appassionati collezionisti nascondono nei loro caveu senza nemmeno farli vedere agli amici, per il solo gusto di poter dire (tra sé e sé) io ce l'ho.

I dati sull'operato nella sola Toscana ed Umbria per l'anno 2012 sono a dir poco allarmanti, ma allo stesso tempo rassicuranti: sono 55 le opere d’arte trafugate che sono state recuperate, per un valore complessivo di 2,8 milioni di euro; rintracciate e sequestrate 29 opere false, per un valore stimato, qualora immesse sul mercato, di 740mila euro.

Lucio Fontana: concetto-spaziale-attesa-1968
Le perquisizioni a tappeto hanno portato alla luce anche un dipinto di Lucio Fontana, rubato a Brescia e 2 milioni di euro; una tavola raffigurante Santa Caterina, risalente al XVI secolo, attribuita da Alessandro Allori, del valore di 25mila euro; un dipinto a tempera su tavola fondo oro di Niccolò di Pietro Guerini, di proprietà della Pinacoteca di Brera, valore 150mila euro.
recuperato a Firenze, del valore di circa

Ma il pezzo forte è stato ritrovato proprio all'inizio del 2013 e consiste in otto carte manoscritte attribuite a Dante Alighieri, contenenti versetti del Paradiso, e tre carte attribuite a Giovanni Boccaccio, con versetti del Ninfale Fiesolano.
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